venerdì 13 febbraio 2015

Amare questo lavoro di merda

A tutti quelli che pensano che noi designers siamo una massa di perennemente giovani (magari!!) creativi e che vivono nutrendosi di muschi e licheni, voglio dire che in realtà possiamo essere genitori, magari di tre figli, siamo persone che addirittura fanno la spesa, e la pagano, che consumano benzina, e la pagano. Ci sono centinaia di aziende alle quale mandi mail per una possibile presentazione di un lavoro, o gli mandi già il lavoro, ma non ti risponderanno mai. Neanche con un "No grazie". Ma per fortuna ci sono aziende un pò più serie che ti rispondono e ti dicono "noi lavoriamo solo su concorso", cosa vuole dire? Vuol dire che lo standard è diventato quello di 100 designers che gratuitamente impiegano il loro tempo a creare idee e presentarle, vuol dire che ne verrà scelto uno, al quale sarà realizzato il prototipo e gli sarà messo in produzione (forse). Vuol dire che gli altri 99 possono andare a quel paese e tentare un altro concorso. Poi ci sono le aziende, che sembrano serie, che ti fanno lavorare proponendogli tu quante idee vuoi. Io, a loro detta, ne propongo sempre troppe e mi verrebbe da dirgli...e cosa ti lamenti che ho lavorato gratis "troppo" per te? Guardano tutto per benino, tu ti devi fidare che non ti fregheranno le idee, e poi ti salutano. Quasi sempre non li risenti più, e magari dopo che gli mandi qualche mail, si fanno risentire, dopo mesi, un pò scocciati, dicendoti che potresti iniziare a fare dei prototipi. A tue spese naturalmente. Qualche volta li fai pure. Perchè sei proprio scemo, e lo sai, ma non vedi alternative. A volte lo presentano in Fiera perchè gli piace molto. Poi ti chiedono di arrangiarti ad andare dagli artigiani e portare i preventivi per il prodotto finito. Tu arrivi e loro fanno una moltiplicazione. x4 o x6 o x8. e ti dicono, "no verrebbe costare troppo al pubblico, mi spiace". Pacca sulla spalla e via. E intanto ti sei fumata un anno, o due, in attesa dei loro tempi di risposta, e i soldi che ci volevano. Ma ci sono anche aziende più serie che, dopo il solito standard iniziale, il progetto te lo mettono in produzione loro, firmi un contratto dove verrai pagato ogni 3 mesi con il 3% di royalties. Ti troverai dopo 1 anno e 3 mesi, quando chiedi il conteggio royalties a sentirti dire che non hanno avuto tempo, ma che nel giro di pochi giorni te lo invieranno. Vorresti chiedergli come mai un anno di ritardo, come mai non hanno trovato tempo per un anno, ma sei un designer e sei già contento che stavolta ti abbiano risposto al telefono. Perchè tanto lo sai anche tu che le tue mail per loro non esistono, sono un palliativo di monologo, dove tu continui ad inviare e nessuno dall'altra parte risponde. Questa è una parte di vita da designer, e ti chiedi perchè continui ancora ad amare questo lavoro di merda.

martedì 10 febbraio 2015

Non è mai facile come credi

Una cosa è certa. Non è mai facile come credi. Ultime 26 prove stampa su tessuto (dopo un altro centinaio) con diverse carte, stoffe, spessori, pressioni, temperature, modi e velocità di rimozione. Quando ci arrivi da autodidatta però son soddisfazioni.
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One thing is certain. It's never as easy as you think. Last 26 tests textile printing (after another hundred) with different papers, textiles, pressures, temperatures, and ways to removal. However, when you get there by yourself, they are satisfactions.